Silvio Buzzi è nato a Ravenna il 3/08/1930.
Laureatosi a Bologna in medicina e chirurgia, vi si è successivamente specializzato in neurologia e psichiatria.
E’ stato medico di famiglia, laboratorista, trasfusionista, medico del Ravenna Calcio, specialista neurologo sia ambulatoriale presso la struttura pubblica, sia come libero professionista. Un’intuizione casuale nata in sala operatoria all’inizio della sua carriera gli ha infuso un costante interesse per l’oncologia sperimentale che l’ha condotto a studi pionieristici sulla Tossina Difterica e successivamente sulla sua mutazione non tossica CRM197, con risultati molto interessanti sia in termini di prolungamento e miglioramento della qualità della vita, sia in termini di guarigioni.
Nonostante i pregiudizi e la diffidenza della medicina convenzionale e della maggior parte delle istituzioni, i suoi lavori sul tema sono stati pubblicati su alcune tra le più prestigiose riviste internazionali come Cancer Research, The Lancet, Cancer Immunulogy Immunotherapy.
Sulla base delle sue esperienze, una sperimentazione sull’ attività antitumorale del CRM197 è stata avviata recentemente in Giappone (2008) ed è tuttora in corso con risultati molto promettenti.
Negli ultimi anni ha lavorato per la progettazione di un trial clinico per l’impiego del CRM197 nel trattamento della placca aterosclerotica, altro campo in cui la molecola sembra essere efficace.
E’ da anni membro onorario della New York Academy of Sciences e dell’ American Association for Cancer Research.
Come funziona il CRM197?
Il meccanismo per cui il CRM197 esercita un effetto antitumorale è essenzialmente immunologico: la molecola, infatti, si lega ad un recettore spesso molto fitto sulle cellule tumorali (ma anche sulla placca aterosclerotica) e scatena così l’attivazione dei vari componenti del sistema immunitario, con un’azione distruttiva che finisce per colpire, oltre al bersaglio primitivo, anche il tessuto su cui questo si trova, che sia cellula tumorale o placca aterosclerotica.
Chi siamo?
La moglie, i figli, gli amici, i sostenitori, i pazienti di Silvio Buzzi in data 26 marzo 2010 si sono costituiti in Fondazione.
Perchè la fondazione?
- Per conservare, utilizzare e diffondere i dati raccolti da Silvio Buzzi in quasi quarant’anni di studi;
- Per proseguire la ricerca, sia in campo oncologico, sia cardiovascolare e per ufficializzare la terapia con il CRM197 attraverso trials clinici seri e monitorati così come sta avvenendo a 10.000 km di distanza da dove l’idea è nata;
- Per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei reali problemi della ricerca scientifica e dei pregiudizi che spesso sono di inciampo allo sviluppo di una nuova idea;
- Per promuovere altre ricerche, non necessariamente legate al CRM197, ma improntate allo stesso spirito di rigore scientifico e di libertà intellettuale, e per infondere nelle nuove generazioni la passione per la ricerca, anche tramite l’istituzione di borse di studio;
- Per attuare campagne di prevenzione a tutela della salute della collettività;
- Per non dimenticare la figura di un uomo che ci lascia, oltre a un patrimonio di dati scientifici, un esempio di vita dedicata, con passione e grande umanità, al bene della gente, per dare a tutti una speranza in più.