FONDAZIONE SILVIO BUZZI

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Ricerca sul cancro - CRM197 - Fondazione Silvio Buzzi

A partire dal 1998, a seguito di una osservazione del tutto incidentale, Silvio Buzzi ha sperimentato il CRM197 sulla placca aterosclerotica (in un paziente sottoposto a trattamento con CRM197 per patologie tumorali multiple si rilevò tramite ecocolordoppler  marcato calo dimensionale di una grossa placca aterosclerotica precedentemente evidenziata in una sua carotide interna). Un trial pilota con un piccolo gruppo di pazienti non oncologici e con importanti placche aterosclerotiche carotidee fu autorizzato da un Comitato Etico locale. I risultati, sorprendenti, sono stati pubblicati nel 2007 sulla rivista Therapy: per tutte le placche non calcificate si è registrata una clamorosa riduzione; si pensi che allo stato attuale non esiste alcuna molecola che riduca o che almeno arresti la progressione della placca: con i farmaci esistenti si può al massimo rallentare la progressione di malattia che comunque è evolutiva. A posteriori, si  è rivelato un razionale inconfutabile: lo stesso recettore HB-EGF, presente in modo fitto sui tessuti neoplastici, risulta riccamente rappresentato anche sulle cellule muscolari lisce della  placca aterosclerotica ed è del tutto lecito ipotizzare che anche qui il CRM197 possa scatenare  un meccanismo analogo a quello rilevato nei casi oncologici.

Pubblicazione su Therapy: "CRM197: reduction of atherosclerotic stenoses in carotids of three elderly patients" Presentazione audit 17 settembre 2019 presso Farmindustria

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